UNA RAGAZZA LIBERA - 1^ parte - città: Napoli - Terni Trasgressiva

UNA RAGAZZA LIBERA - 1^ parte - città: Napoli - Terni Trasgressiva

UNA ragazza LIBERA - 1^ parte - città: Napoli Vivo in un quartiere degradato di Napoli, sono carina, il mio corpo è ben fatto e i ragazzi della zona mi ronzano intorno come le mosche. Però, fino a circa un anno e mezzo fa, non mi ero mai messa con nessuno di loro. Non volevo offenderli, ma quel modo di vivere mi spaventava e ed ero terrorizzata dal vederli morire sparati o finire in galera. Perciò, a 18 anni suonati, ero ancora vergine. Un vecchio proverbio dice: "Chi disprezza, compra". Infatti, otto mesi prima del diploma di maturità, mi sono innamorata persa di Carmine, proprio di uno di loro. Con lui, ho conosciuto il sesso in modo frenetico e meraviglioso. Ma, nello stesso tempo, sono rimasta pure immischiata nel giro della droga. Subito dopo il diploma, a 19 anni, mentre spacciavo haschish fuori da una discoteca, sono stata arrestata dalla polizia e condannata per direttissima a 8 mesi di reclusione. Carmine, che con perfetto tempismo se n'era scappato durante la retata, non mi veniva a trovare per paura che ingabbiassero pure lui. Non ci sentivamo manco al telefono. Me ne stavo a guardare il soffitto mentre fuori faceva un caldo torrido. Oppure camminavo nuda per la cella e spiavo il mio corpo sull'unico specchietto disponibile. Ero diventata una bella femmina con le curve al posto giusto, ma anche questo mi ricordava quando lui mi leccava e mi scopava in tutte le posizioni, oppure quando io gli prendevo 'o pesc' in vocc' e lo facevo morire. Certo la masturbazione era meglio di niente, ma non c'era paragone con l'esperienza dal vivo che mi ero fatta negli ultimi mesi. Spesso mi sdraiavo sul letto nuda e pensavo al sesso col mio ragazzo Ogni vot' ca penzav' a iss', sentivo l'eccitazione impadronirsi di me, accarezzavo le zizze e mi toccavo la fessa, che si gonfiava e diventava rossa come un peperone. Io e le altre tre compagne di cella non potevamo usare telefonini, PC e tablet, così passavamo ore a masturbarci sui letti. Ci stava solo una vecchia televisione scassata e ogni tanto riuscivamo a beccare 'nu film porno. Allora, tutt'e quattro ci sditalinavamo pur' 'e nott' finchè nun c'abbruciav' 'a fess'. Una visita dell'avvocato ha improvvisamente cambiato la monotonia di quei giorni. Ha detto che c'era la possibilità di uscire con due mesi d'anticipo, accettando l'obbligo di firma e di lavorare come fattorino per l'agenzia Pony Express di Napoli. CONTINUA

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03/05/2017 10:15

Paola

Complimenti per la tua intelligenza e l autostima! Spero davvero per te che la storia sia falsa, perche senno saresti da ricovero per come parli serenamente del carcere ,della droga, non rendendoti conto della gravita della cosa ! Magari sei nata in un quartiere difficile, e questo ti giustifica in parte, ma togliti da quella vita!!E ' un semplice e benevolo consiglio!!

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