mamma  - Terni Trasgressiva

mamma - Terni Trasgressiva

Una donna diventa madre grazie ad un atto d'amore, tiene nel suo ventre il figlio, partorisce, lo alleva con tutte le cure, poi, qualcosa scatta nella mente della mamma, è pronta anche a dare la sua vita per quel figlio, lo alleva amorevolmente, forse, è troppo l'amore che nutre per quel figlio che ad un certo punto inspiegabilmente ridiventa donna un'altra volta. La figura materna protettrice all'inverosimile inizia a crollare, il suo amore per quel figlio diventa possessivo, lo vede crescere, lo accarezza con dolcezza infinita, lo coccola di mille attenzioni che le fanno perdere il lume della ragione di mamma, con tutto il bagaglio di bene per quel figlio diventa donna, non si era accorta la poveretta delle attenzioni morbose che stavano per esplodere nella sua mente, guardava quel ragazzo crescere con diversi problemi fisici e soprattutto di carattere nevrotici. Qualsiasi cosa volesse quel figlio era pronta a tutto, si accorse la poveretta sin dalla prima infanzia che il frutto del suo amore si trasformava nel lettone grande in angoscia, il figlio appoggiava il membro verso le natiche materne, il ragazzo, più tempo passava più diventava intraprendente con la poveretta che soggiaceva sperando che prima o poi quel gioco erotico e perverso avesse termine. Si sbagliava, il ragazzo pieno di problemi le accarezzava il seno, le sue mani iniziarono a toccarle le parti più intime, la donna, per spezzare e sottrarsi da quell'inferno cercava di distrarlo raccontandogli qualche pietosa bugia, ho da fare, ho mal di testa, attento, forse ho l'influenza, te la prendi pure tu, forse ho la febbre alta, scostati, niente da fare, il ragazzo si faceva sempre più audace, aspettava che il padre uscisse per andare al lavoro per infilarsi stretto nel letto della madre. La poveretta non sapeva più reagire alle pressanti richieste del ragazzo, mamma, ti voglio bene, anch'io tesoro, mi alzo e ti preparo la colazione, niente da fare, il giovinetto entrava in quel letto col cazzo già duro, mamma ti prego girati, e lei,falla finita, mi devo alzare ho tante cose da fare, non c'era verso di persuaderlo, no, no, mamma ti prego, mi sento male e prendendole la mano cercava di metterla di fianco, girati, dai, se mi vuoi veramente bene solo un minuto girati. La poveretta sapeva che una volta girata sul fianco il figlio le metteva tra le natiche il cazzo, smettila, ti prego mamma solo un poco, le baciava le spalle per poi passare a toccargli il seno, mentre quel cazzo le toccava il culo, adesso stai esagerando, smettila altrimenti ti arriva una bella sberla, ti prego mamma, dammi la mano, ti ho detto che adesso le buschi, sei scocciante, e mentre la poveretta cercava di intimidirlo quel bel cazzo duro se lo sentiva armeggiare tra le cosce. Mamma ti prego, se mi vuoi bene toccami, stupido, sei brutta e cattiva mamma, gli prese la mano e se la portò sul cazzo, senti com'è duro e bello mamma, toccami, fammi la sega
ti prego, è così bello mamma fare queste cose, la poveretta non sapeva cosa fare, lo strinse quasi a fargli male per arrestare quel figlio voglioso e sempre più desideroso, si stringi mamma, che bello essere accarezzato da te. La mamma si divincolò, alzati, sei uno stupido, si mise le pantofole mentre il figlio rimase a letto arrabbiatissimo che si contorceva son le lenzuola ed i cuscini. La donna alzatasi cercò di calmarsi prima lei mentre preparava il caffè, poi, come se nulla fosse successo quasi sorridendo entrò in camera da letto dove il figlio si stava masturbando, facciamo pace tesoro, ti preparo il latte e ci mettiamo anche una goccia di caffè, vattene via brutta, e la mamma con santa pazienza fece finta di non aver visto che il figlio si stava ancora masturbando. I giorni passavano velocemente, la mamma non diede più peso a quello che era successo, neanche il ragazzo sembrava turbato, una mattina mentre la mamma accudiva alle faccende di casa il ragazzo s'infilò dentro la vasca da bagno, mamma, mi lavi le spalle, si tesoro, mi lavo le mani e vengo, entrata nel bagno vide il figlio completamente sdraiato nella vasca, mettiti a sedere così ti lavo la schiena, senza parlare il ragazzo si sedette mentre la mamma gli cospargeva le spalle di sapone, mentre lo insaponava la schiena il ragazzo esclamò che bello mamma, adesso lavami anche davanti, si, fammi finire dietro e poi ti lavo davanti, si, si, che belle mani mamma, perché non mi lavi il culo, sei vizioso figlio mio, non mi vuoi più bene come prima, mi lavavi il culo e anche il cazzo, adesso non più, perché che ti ho fatto, non mi vuoi più bene lo so. La mamma mentre gli lavava il culo cercò di persuaderlo, ti voglio più bene di prima, chi ti ha detto che non ti voglio più bene, sei uno sciocco se pensi questo, hai capito testone? Mamma, lavami anche davanti, lo sto già facendo, ma non come voglio io, ma come devo fare, se mi vuoi bene mi devi lavare anche l'uccello, scordatelo. Lo sapevo che eri cambiata mamma, prima mi accarezzavi e mi lavavi tutto anche l'uccello, adesso, adesso forse ti faccio schifo. Ma che dici, prima eri un ragazzi era normale che ti lavavo tutto, adesso, sei diventato un giovanotto, e mentre la mamma lo lavava il ragazzo gli prese la mano, senza forza, all'ora, se mi vuoi ancora bene come prima me lo devi dimostrare, cosa ti devo dimostrare disse la mamma, che mi lavi come prima, anzi, meglio di prima, mi devi lavare e segare il cazzo, tu sei scemo, e mentre ancora non terminava la frase si trovò in mano il cazzo moscio del figlio tra le mani, dai mamma, ti prego in ginocchio, toccami, toccami e fallo diventare grosso e duro tra le tue mani, dimostrami di volermi bene, dai, lo sai che da parecchi giorni anche se ci provo e riprovo non mi viene più la voglia come prima, è sempre moscio, mi sego, però, dai mamma, ti supplico, sono sicuro che con te ritornerà come prima, e mentre quell'appello accorato di un figlio metteva la povera mamma ad una scelta per quel figlio malaticcio e fragile mentalmente che le stava supplicando di appagare la libidine e gli istinti di suo figlio. Forse la donna non ci pensò neanche troppo, si ritrovò il corpo nudo di suo figlio, gli prese la mano e iniziò a toccarlo, dai mamma, tirami una bella sega fammi godere, la donna molto resistente all'inizio, si trovò a toccare le parti intime del ragazzo, dai mamma, toccami anche le palle, è bello essere toccata da te, la donna si chinò sul figlio mentre con dolcezza gli toccava il pisello, dai mamma, e mentre la mano segava quel cazzo moscio, il figlio le mise le mani sul petto, che bello, mamma, baciava e leccava quel turgido seno ed i capezzoli, la donna non proferì parola, era impegnata a far godere il suo ragazzo, ti piace amore mio come faccio. si, si, si mamma, grande mamma, mentre la mano della donna lo toccavano sentì anche la mano del figlio che le accarezzava la fica, il ragazzo, mamma ti faccio male, no, no, amore mio, mi stai toccando anche tu, e mentre il ragazzo le toccava la fessa la donna si era ritrovata in mano quel bel cazzo duro del figlio, ti piace tesoro, si si, mamma, ti piace come ti tocco io, si, si amore, toccami anche dentro, si mamma, adesso ti tocco dentro, se vuoi ti tocco anche il culo come stai facendo tu con me, che bello mamma, e mentre quel cazzo era diventato duro il ragazzo prese il sapone lo mise nel culo della mamma che iniziava ad ansimare, si, si, si ha che bello dietro, cazzo, fai più forte mi piace tesoro, come mi tocchi con delicatezza, mi stai facendo arrivare e senza pensarci sopra si mise il cazzo del figlio in bocca, ti devo far godere caro, lo succhiava e lo masturbava mentre il figlio assatanato dal piacere della donna entrava con le dita nel culo e poi la sgrillettava la fica fradicia di goduria, mamma, mamma vengooo, ti sborro in boccaaa, haha ha mi arrivaaa mamma,che bella sega mi hai fatto, la sborra uscì copiosa da quel cazzo ancora giovane mentre una parte della sborra la ingoiò la donna mentre l'altra la spalmò sulle zizze. Rimasero abbracciati per parecchio tempo, si baciarono nelle bocche roventi, forse è stato l'ultimo bacio, non conosceremo mai se ci fu completo amore e rapporto carnale tra i due, la morte si è portata dietro anche questo mistero, dopo qualche tempo il ragazzo rientrato a casa trovò nella vasca da bagno, la stessa usata dai due la mamma morta suicida.

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15/03/2017 22:00

mirko

Ma curati !!

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